Storia di una ladra di libri (B. Percival, Usa 2013)
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Rudy: Stai rubando libri? Perchè? Liesel: Se la vita ti ruba qualcosa, a volte devi riprendertela...
Germania anni ’40. Liesel è una ragazzina che ha perso la sua famiglia e che viene adottata da una coppia di persone strampalate: Rosa è una donna tutta d’un pezzo per pura necessità, ma capace anche di grande dolcezza, mentre Hans è un artista, un uomo allegro che cerca sempre di vedere il lato positivo anche delle situazioni disperate.
Quando Liesel arriva a casa loro, l’unica cosa che ha con sé è un libro che non sa leggere.
Stringerà un legame con il giovane Rudy e avrà il suo primo grande colpo di fulmine con… i libri, divenendo la ladra del titolo. Da una biblioteca privata entrerà e uscirà con sempre nuovi tesori e tra le pagine che tanto l’appassionano cercherà di trovare un senso alla vita. Ma la morte è dietro l’angolo che osserva…
Storia di una ladra di libri è l’adattamento dell’omonimo romanzo che grazie al film ha riconquistato il suo titolo originale (in Italia infatti era uscito nel 2005 con la traduzione adattata: La ragazza che salvava i libri).
Non ho avuto modo di leggere il libro, perciò commenterò solo ciò che ho visto sullo schermo.
Liesel è una ragazzina curiosa e intelligente che non ha avuto molta fortuna nella vita, se non da quando incontrerà la famiglia Huberman. E anche il giovane ebreo fuggitivo Max. Saranno loro a formarla, a farle comprendere l’importanza delle parole, a insegnarle come usarle, ad alimentare la sua coscienza di essere umano. La crescita di Liesel è una crescita forzata dagli eventi, da un periodo freddo e crudele come quello della guerra. In un mondo violento Liesel cerca gli strumenti per interpretare il mondo, e sarà attraverso i libri che si metterà alle spalle l’infanzia, maturando al punto da arrivare a comprendere gli adulti, quel mondo che sembra del tutto insensato. Tra guerre, cacce agli ebrei, cultura che viene calpestata senza ritegno, violenza e poco amore, protetta in quel focolare domestico inizialmente non viene a contatto con niente di tutto questo, ma subito sarà costretta a sbatterci la faccia, e scendere a patti con una realtà che è dura d’accettare. E allora salvare i libri dal fuoco sembra l’unica cosa da fare, l’unica speranza per il futuro.
Molto riuscita la storia di questa formazione che ha una progressione giusta e punta a mostrare ogni aspetto di quella fase delicata che è quella della crescita, del passaggio all’età adulta.
Il film è a tratti lento ma non smette mai di coinvolgere, merito dei grandi interpreti. I due ragazzi sono bravi ma immensamente più bravi le loro controparti adulte: Geoffrey Rush e Emily Watson, come sempre impagabili.
La regia non ha nulla di particolare, è classica, ma aiuta a rendere fruibile il film. Ciò che non ho apprezzato molto è stata quella voce fuori campo, chiaramente un tentativo di fare una scelta originale con il narratore, personificando un personaggio che non può esistere. Troppo pietosa, troppo fuori luogo forse, e trovo penalizzi il film, anche se i più si ritroveranno certamente commossi e non saranno d’accordo con me.
Un’altra cosa che si nota è la semplificazione della trama per rendere il film un film per famiglie, pur non avendolo letto immagino che il libro sia molto più complesso.
Insomma è un film storico e di formazione allo stesso tempo, che nonostante alcuni difetti è in grado di catturare il cuore dello spettatore.
Trailer italiano:
Trailer originale:
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Categories: - Dicembre 2014