Kick-Ass (M. Vaughn, Usa/Gran Bretagna, 2010)
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"La prima volta che mi guardai nello specchio di camera mia mi resi conto di quanto fossero sbagliati i fumetti. Non ci voleva un trauma per spingerti ad indossare una maschera. Non c'era bisogno che sparassero ai tuoi genitori, o di raggi cosmici o di anelli di potere. Bastava una perfetta combinazione di solitudine e disperazione."
Dave è un ragazzo normalissimo appassionato di fumetti, il tipico adolescente con problemi a scuola ("L'unico superpotere che avevo era risultare invisibile alle ragazze").
Un giorno però gli viene in mente di creare lui stesso un supereroe, perché anche nella vita di tutti i giorni ci sarebbe bisogno di un supereroe, così nasce Kick-Ass. E sin dall'inizio è fonte di curiosità, e non solo, diviene infatti un vero e proprio caso emulato da molti. È un incoraggiamento ad agire, ad uscire allo scoperto. Sono in particolare due a emulare le sue gesta, molto meglio di quanto non faccia lui: Big Daddy e Hit Girl. Ovviamente Dave, con questa sua trovata iniziata un po' per gioco, saprà infilarsi nei casini.
"Nel mondo in cui vivo gli eroi esistono solo nei fumetti. Sarebbe davvero perfetto se anche i cattivi fossero irreali. Ma non è così."
Intorno a lui ruotano moltissimi personaggi tutti magnificamente caratterizzati: Frank Strong, che ha una doppia vita: una facciata rispettabile di padre modello (?) e attivo boss della mala. Il figlio disturbato Chris, ma soprattutto loro: Big Daddy e Hit Girl. Un Batman e Robin versione stramba e distorta, interpretati da un Nicolas Cage al meglio della forma, ma soprattutto da una grandiosa Chloë Moretz, nei panni di una ragazzina di undici anni feroce e volgare che si fa spazio tra i nemici a colpi di arti marziali e coltelli, che usa senza alcun scrupolo come il migliore dei veterani. Personaggi talmente riusciti che rubano la scena al protagonista e che rendono il film unico. Un connubio di azione e battute, ironia e sarcasmo mescolati a una buona dose di linguaggio scurrile. Ottimo cast, ottima sceneggiatura, ottimo ritmo e, ciò che più sorprende, un basso budget. Dimostrazione che si può realizzare un film intelligente e che parli a un ampio pubblico con poco (da notare che il film sembra più costoso di quanto in realtà non sia, forse grazie alle coreografie, ai colori intensi e alla bravura della regia). Divenuto un piccolo cult e insieme un blockbuster in pochissimo tempo, Kick-Ass non è chiaramente il classico film di supereroi, gli fa anzi il verso, è una versione spinta e casinista dei film di supereroi: un po' Watchmen, un po' Tarantino, un po' Spider Man, arricchito da un'ironia irresistibile. È una corsa carica di adrenalina assolutamente non banale, ma anzi dotato di molteplici livelli di lettura. Complesso eppure tremendamente divertente.
Diverso anche il movente per il giovane Dave, come nella citazione aggiunta a inizio recensione, non è un trauma a spingerlo, è anzi la noia. Dave si può considerare l'anti Peter Parker, e anzi l'anti eroe classico. Ma sotto la noia, l'apparente spinta alla giustizia, dietro al linguaggio scurrile e alla violenza c'è dell'altro, il motore dell'azione, una spinta più forte e più nascosta: la vendetta. È la vendetta a spingere Dave, ma più di tutti Big Daddy e Hit Girl. Un'ambiguità morale che domina tutto il film, senza però risolversi alla fine, non viene infatti data una soluzione precisa, viene lasciata allo spettatore la libertà di riflettere da sè sulle conseguenze.
Nel secondo purtroppo si perde parecchia della carica originale e sovversiva del primo, diciamo che questo è un caso riuscito di cinema-parodia che coinvolge i supereroi e che intrattiene con intelligenza e ironia senza mai stancare. Ovviamente in Italia ha avuto difficoltà, d'altronde come vendere un prodotto del genere? Troppo particolare, troppo fuori dalle righe. Eppure è riuscito a conquistare il grande pubblico con facilità, nonostante i limiti della distribuzione italiana.
Decisamente atipico, decisamente imperdibile.
"Mi sono sempre chiesto perché nessuno lo avesse fatto prima di me. Insomma, con tanti fumetti, film e programmi televisivi, qualche eccentrico solitario poteva già essersi messo un costume! La vita di tutti i giorni è davvero così eccitante? La scuola e il lavoro sono così emozionanti che io sono l'unico ad aver fantasticato su questa cosa? Andiamo, siate onesti con voi stessi... A un certo punto della nostra vita tutti abbiamo desiderato essere un supereroe!"
Trailer italiano:
Trailer originale:
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Curiosità: tratto da un fumetto ideato da Mark Millar e disegnato da John Romita Jr.
Categories: - Settembre 2013