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La citta' incantata - Spirited Away (H. Miyazaki, Giappone, 2001)

Posted by Ilaria Pasqua on June 8, 2013 at 5:40 AM


                                           "È solo un sogno. Un brutto sogno"


                                          



Escursione nel cinema di animazione! Spazio al grande maestro Miyazaki.

Akira Kurosawa diceva di lui: "Talvolta lo paragonano a me. Mi dispiace per lui perché lo abbassano di livello".


Parliamo di uno dei più bei film d’animazione dell’intera storia del cinema, parliamo di uno dei film del maestro Miyazaki. Capace di parlare ai piccoli e ai grandi, con la sua solita profonda leggerezza, e toccante poeticità. Il film che ha finalmente portato in primo piano, in Italia e nel resto del mondo, questo grande narratore di storie.

Chihiro è una ragazzina di dieci anni che è in macchina con i suoi genitori per raggiungere la nuova casa. Lei è arrabbiata e ostile, ma è una bambina e non può far altro che seguirli. Come se qualcuno leggesse i suoi pensieri, la macchina con la famiglia si perde e si trova di fronte a una strana costruzione e a un cunicolo buio, un tunnel che non promette nulla di buono. Lei non vorrebbe entrare, ma i genitori curiosi e ingordi voglio scoprire dove sono capitati.

È uno strano parco dei divertimenti abbandonato, una città incantata abitata dagli spiriti, che nasconde un grande complesso termale gestito dalla vecchia e arcigna strega Yubaba.

I genitori di Chihiro si avventano sul cibo, mangiano fino a scoppiare e si trasformano in maiali. E a una bambina giudiziosa resta il compito di salvare questi adulti incoscienti, stringendo un contratto di lavoro con la strega che le toglierà il nome, rendendola così incapace di abbandonare la città incantata, e gliene assegnerà un altro, Sen, ovvero “mille”.


La città incantata è un sogno a occhi aperti, un viaggio onirico appassionante. È un film maestoso, risultato di un lavoro immenso. È stato, infatti, realizzato da un team di 150 disegnatori che hanno composto e disegnato a mano 1415 scene per un totale di 144.000 disegni, poi colorati al computer. Un’attenzione maniacale ai dettagli, colori splendidi. È la prima cosa che colpisce all’occhio, che affascina fin nel profondo: quei colori sgargianti e pieni di sfumature, così reali e vivi. Quella colonna sonora che mette i brividi. Quei personaggi incantati eppure così reali. A partire da Senza volto (Kaonashi), per non dimenticare le piccole palline di fuliggine e la loro passione per le caramelline (kompeito).


      


E la storia, ovviamente. La piccola Chihiro, nel tempo che passerà nella città incantata, rafforzerà la sua identità, apprezzerà il valore dell’amicizia, capirà l’importanza delle sue origini, del conservare con dedizione il suo nome. Affronterà un vero e proprio percorso di crescita che la porterà nel mondo degli adulti, e ad attingere a ciò che è già dentro di lei. Da bambina ad adolescente consapevole, che è costretta ad assumersi le sue responsabilità, fare delle scelte coscienti, anche se dolorose, senza tradire il proprio istinto e se stessa. Come molto spesso succede nei film di Miyazaki, i bambini sono al centro del suo universo, perché con la loro purezza, la loro stessa essenza scevra dalle imposizioni del mondo degli adulti, hanno la capacità di vedere la realtà con il giusto sguardo. Quello che noi adulti, senza esclusione, dovremmo sempre mantenere.


Il film è stato premiato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2002 e con l’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2003. In Italia Hayao Miyazaki ha vinto anche il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale di Arte cinematografica di Venezia, nel 2005.

Ogni premio meritatissimo. Ogni film un sogno indimenticabile.


Ci sarebbe da parlare di quanto il cinema d'animazione venga ingiustamente sottovalutato, in Italia soprattutto, ma non si finirebbe mai... e credo che finireste per odiarmi e desiderare la mia morte! :P



 

Haku, mi sono appena ricordata una cosa successa tanto tempo fa. Potrebbe aiutarti. Quand'ero piccola m'è caduta una scarpa nel fiume. Per riprenderla sono caduta dentro anch'io. Pensavo che sarei annegata, ma l'acqua mi ha riportata a riva. Adesso mi sono ricordata. Il nome di quel fiume era Kohaku. Il tuo vero nome è Kohaku! Ah!

Grazie, Chihiro, ce l'hai fatta! Adesso ricordo tutto! Ero lo Spirito del fiume Kohaku!

Uno Spirito del Fiume?

Il mio nome è Kohaku.

L'hanno prosciugato, quel fiume. Ora ci sono solo palazzi.

Ecco perché non trovo più la strada di casa! Ricordo quando da piccola sei caduta nel fiume. Mi ricordo anche la tua scarpetta rosa.

Allora tu mi hai riportato a riva, mi hai salvato la vita! Eri buono, lo sapevo. Lo sapevo!



Non sono riuscita a trovare una delle mie scene preferite, ma la sua colonna sonora sì.


 


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Trailer italiano:


 


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Trailer originale (eng sub):


 


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Curiosità:

Sono stati realizzati dei magnifici cosplay!


                                           




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- Laputa - Castello nel cielo (H. Miayazaki, Giappone, 1986)

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Categories: - Giugno 2013

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