Paranoid Park (G. Van Sant, Usa, 2007)
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"Il problema è questo, la gente è apatica, a nessuno frega niente di niente"
Tratto dal romanzo di Blake Nelson, Paranoid Park è, a mio parere, uno dei migliori film del regista Gus Van Sant, e può essere considerato la conclusione di una trilogia che era iniziata con Elephant, e proseguita con Last Days. I tre film citati trattano lo stesso tema, quello della crisi adolescenziale, ma ognuno lo analizza da un punto di vista diverso.
Paranoid Park ci introduce nel mondo di Alex, un ragazzo sedicenne come tanti altri. Vive a Portland con la madre, frequenta il liceo e va sullo skate per la maggior parte del tempo. Non è quello che si direbbe un emarginato, e è questo anche, un fattore di novità. Gus Van Sant ci parla di un ragazzo qualsiasi, senza apparenti problemi, che passa le sue giornate con l'amico Jared e la fidanzata Jennifer, senza interrogarsi troppo sulle cose. Ma tutto cambia quando Jared, con cui condivide la passione per lo skate, lo convince ad andare al paradiso degli skate, il Paranoid Park, dove tutti gli skater sono soliti riunirsi. Un po' spaesato, con la tipica apatia di un ragazzo adolescente che non sa ancora cosa fare della sua vita, e che allo stesso tempo non si aspetta niente, accetta di seguirlo. E sarà quel luogo che segnerà il suo destino, il catalizzatore che lo spingerà a essere protagonista di qualcosa di così grave da costringerlo a scuotersi da quel continuo, pressante torpore. Un episodio inatteso, completamente non voluto, che amplificherà, rendendola insopportabile, la sua già forte angoscia, e avrà l'effetto, in un secondo momento, di rafforzare quell'indifferenza, quello stato di nulla di chi non può far niente per cambiare le cose. E perciò non resta che sprofondare ancora più sotto quel cappuccio, in quell'apatia che sembra aver messo radici forti, lasciando, sperando, che le cose passino.
Il regista racconta questa storia in modo frammentato, non lineare, interrotto e ripreso, giocando sui vari piani temporali. Una non linearità che non rende comunque la visione faticosa, ma anzi rende bene l'effetto di straniamento, di confusione, di disorientamento del ragazzo alle prese con un avvenimento più grande di lui.
Magnifica e originale è la colonna sonora che spesso si sostituisce ai dialoghi, e riesce a sottolineare gli stati d'animo, le emozioni dei personaggi più di mille inutili parole.
I momenti in cui colonna sonora e immagini si sposano alla perfezione, raggiungendo vette altissime, sono in particolare due: la scena in cui Alex lascia la fidanzata e in cui le parole della ragazza sono sostituite completamente dalla musica, e l'altrettanto splendida scena della doccia, in cui il rumore dell'acqua, sempre più frenetico e pressante, va a porre l'accento sull'inquietudine del protagonista.
Vi lascio il link della seconda scena citata. Un momento di cinema che rimane impresso.
Questa è una storia angosciante che mette in luce l'indifferenza dei giovani verso gli altri, la loro difficoltà, forse incapacità, di comunicare. Ma allo stesso modo gli adulti vengono presentati come presenze negative; sono spesso fuori fuoco, di spalle e senza parole. Incapaci anche solo di ascoltare.
Fra tutti è però il Paranoid Park a mettere più inquietudine. Gus Van Sant lo perlustra, ci si insinua, indugiando spesso, con ralenti e movimenti vorticosi, e il parco finisce per assumere le sembianze di uno spettro, di una presenza negativa, di un gigante. Uno spazio malevolo che incrocia, colpisce e distrugge i destini dei ragazzi.
Alex: "Non so se sono pronto per Paranoid Park".
Jared: "Nessuno è mai pronto per Paranoid Park".
Trailer italiano:
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Trailer originale:
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Il film ha vinto il Premio speciale del 60° anniversario del Festival di Cannes. Ha vinto un premio all' Independent Spirit Award 2007, e due al Boston Society of Film Critics awards 2007.
È stato anche eletto dai critici della rivista francese Cahiers du Cinema il miglior film del 2007, e il secondo miglior film dell'anno dai suoi stessi lettori.
Se ti è piaciuto Paranoid Park ti consiglio:
- Gerry (G. Van Sant, Usa, 2002)
- Elephant (G. Van Sant, Usa, 2003)
- Last Days (G. Van Sant, Usa, 2005)
Categories: - Maggio 2013